La Bioregione come spazio per le Economie Trasformative
Presentazione di Nadia Carestiato
A partire dalla fine degli anni ’70, le conseguenze ambientali e sociali del capitalismo e del libero mercato hanno stimolato nuove riflessioni e pratiche volte a creare approcci più olistici allo sviluppo territoriale. Questi approcci si concentrano sulla “riappropriazione” degli spazi di vita da parte dei cittadini. La prospettiva bioregionalista sottolinea che questo cambiamento deve includere una **ri-territorializzazione ecologica**, fondata sul valore del patrimonio territoriale, che comprende risorse sia materiali che immateriali, e i legami sociali costruiti nel tempo attraverso processi di lungo termine.
In questa visione, una bioregione non è solo uno spazio geografico, ma un “luogo di coscienza” e un “territorio di vita”, definito non da confini amministrativi, ma da confini naturali e socio-culturali modellati dalle dinamiche ecologiche e relazionali fondamentali di un’area.
L’Economia Solidale trova il suo posto all’interno di questo quadro, promuovendo la partecipazione attiva delle comunità locali nei loro ambienti. Mira a ricostruire il rapporto reciproco tra l’essere umano e i suoi territori, dove le comunità prendono iniziativa, mobilitano le proprie reti di sostegno e organizzano attività basate sui principi di solidarietà tra la vita umana e non umana.