Highlights
Branded Trash: (In)voluntary Product Displacement – Iterazione #4 – Mostra diffusa a Gorizia
Branded Trash, progetto del fotografo ed artista Enrico Policardo, esplora l’intersezione tra cultura dei consumi, pubblicità e rifiuti, concentrandosi su come i rifiuti marchiati, sparsi per le strade urbane o le aree rurali, diventino una forma involontaria e onnipresente di pubblicità. Il progetto fotografa diversi tipi di oggetti abbandonati, marchiati con loghi aziendali, sfidando il pubblico a riconsiderare l’invisibilità dei rifiuti negli spazi urbani e mettendo in luce un paradosso: anche i rifiuti, prima di essere elevati a cartelloni pubblicitari, servono come vera e propria pubblicità.
Integrandosi sottilmente nel paesaggio urbano, la mostra sfuma i confini tra spazio pubblico, pubblicità e arte, con l’obiettivo di stimolare una riflessione tra i passanti sui ruoli dei consumatori e delle aziende nel ciclo dei rifiuti.
Questa iterazione si diffonderà per tutta la città, a partire dal 4 ottobre 2024 e culminando tra il 17 e il 18 ottobre 2024 durante il ReThinkable Festival, con la rivelazione di un grande cartellone su Via Formica. Questo cartellone fungerà da apertura visiva, con l’installazione trattata come una performance a sé stante.
L’atto finale dell’installazione del cartellone, eseguito da una squadra di operai pubblici, diventa una parte della mostra. Questa performance è un richiamo deliberato al lavoro invisibile coinvolto nell’installazione della pubblicità, servendo come metafora per come ignoriamo i rifiuti nella vita quotidiana. Trasformando questo compito banale in uno spettacolo, la mostra invita il pubblico a riconsiderare il valore e la visibilità sia dei rifiuti che della pubblicità. Questo atto sarà documentato e formerà una parte della narrativa dell’esposizione.
Stop telling to me buy crap
Come consumatori, siamo spesso coinvolti nel processo di produzione dei rifiuti, ma le aziende hanno una responsabilità significativa nel ciclo di vita dei loro prodotti. Questo progetto mette in evidenza il fatto che i rifiuti sono una forma passiva e insidiosa di pubblicità, concessa gratuitamente alle aziende come sottoprodotto del consumismo. Sfida il pubblico a confrontarsi con questa realtà, esponendo i costi nascosti della nostra cultura dell’usa e getta.
Il product displacement si riferisce alla pratica di sostituire o imitare marchi e prodotti reali nei media, come film, serie TV o arte, per evitare problemi di marchio, fornire commenti sociali o criticare la cultura del consumo. A differenza del product placement, dove i marchi pagano per apparire, il product displacement coinvolge rappresentazioni fittizie o parodistiche. Queste spesso servono a mettere in luce questioni sociali legate al consumo o all’influenza dei marchi, mantenendo una distanza critica dall’implicazione diretta delle aziende.
Esposizioni Precedenti
- Kensington & Chelsea Art Week (KCAW 2020): Il progetto ha debuttato al Little Voices del KCAW, un evento focalizzato sul cambiamento climatico e le disuguaglianze sociali. 1
- Climate Action & Visual Culture: Il lavoro si è ampliato in un’esplorazione più accademica all’Università di Huddersfield come parte del programma Climate Action & Visual Culture. 1 // 2
- Branded Trash Book (2022): È stato pubblicato un libro fotografico che combina immagini, riflessioni e commenti testuali sul progetto. 1
Il progetto è prodotto in collaborazione con il ReThinkable Festival e finanziato con il sostegno della Regione Friuli Venezia-Giulia, Italia
Ulteriori dettagli: Branded Trash – Artist’s Page